Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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I mariti

223688
Torelli, Achille 50 occorrenze
  • 1926
  • Francesco Giannini e Figli
  • Napoli
  • teatro - commedia
  • UNICT
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I mariti

(Legge i biglietti)

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I mariti

(Si aggiusta i capelli)

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I mariti

- Sai, ha i suoi malanni; esce poco; ma è proprio un buon uomo.

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I mariti

- La mia Emma!... A te, Giulia, un bacio... Carina la mia Sofia... I miei rispetti, Duchessa.

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I mariti

Figurati! Ho fatto in quattr'ore dodici visite alle amiche, a cui non ho voluto mandare i biglietti da visita, cioè alle mie compagne di convento

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I mariti

Ammogliarsi a settant'anni con quella donna che ha nelle vene l'argento vivo... Oh, i miei tempi! Ma già, anche ai miei tempi, le conseguenze

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I mariti

I posteri non lo crederanno!

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I mariti

È sempre così; i mariti conducono gli innamorati dalle mogli!

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I mariti

- Permettetemi, Duchessina, di offrirvi questi confetti pel vostro piccolo Filippo; deve aver messo i denti...

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I mariti

Vorrei sapere perchè mi avete messo sottosopra i miei poveri libri...

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I mariti

Già, i vostri libri... Cardenia, amor corrisposto!... Ho trovato una cardenia... e volevo sapere che cosa significa una cardenia sul linguaggio dei

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I mariti

Per tutti i diavoli dell'inferno!

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I mariti

Bella serata che si prepara! Non c'è giorno più stupido del Capodanno! Già per me tutti i giorni sono il principio di un anno e la fine di un altro.

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I mariti

Duchessa, vi rinnovo i miei augurii...

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I mariti

- Faremo i conti su, in casa. Avanti!

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I mariti

Ch'egli se ne stia con i suoi cocchieri e con le sue ballerine; ma, mio Dio, che mi lasci in pace! M'hanno dato per marito un ragazzo e non un uomo

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I mariti

- Oh sì! i querceti, gli aranceti, i ruscelli, gli usignuoli... Cose belle, ma tanto comuni, che finiscono col diventar brutte.

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I mariti

- Perchè con tutti i vostri difetti, e non sono pochi...

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I mariti

- Che venga mio padre per fare i saldi col fattore, lo capisco, ma noi?...

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I mariti

- Per conseguenza, secondo voi, noi altre donne non dobbiamo amare senza far prima i nostri conti?

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I mariti

- Ah, il caso! La fiducia di tutti i poltroni e di tutti gl'imbecilli! La fortuna, l'aspettano dal caso!... Un terno al lotto, o una cartella di

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I mariti

- Vi ringrazio tanto di quel condizionale. Ma ecco... debbo andare alla villa del povero Gioiosi, per farvi apporre i suggelli: sono dieci miglia di

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I mariti

Perchè non rilevo mai i demeriti altrui, per far risaltare i meriti miei.

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I mariti

- I suoi compagni di reggimento l'hanno forzato a dimettersi. L'ho incontrato ieri per Toledo, da borghese... se tu lo vedessi! Da borghese non pare

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I mariti

- E come c'entrano i Greci?

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I mariti

- lo temo i Greci ancor recanti doni.

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I mariti

- E una moglie, secondo i vostri principii, non deve farsi veder sola, senza il marito... Bei principii!

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I mariti

- Ma guardate, guardate se non c'è da far scappar la pazienza ad un santo! Oh, i mariti! obbrobrio dell'umanità!

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I mariti

Ci restano i cavalli da tiro e se volete tornare a Napoli...

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I mariti

- (abbottonando i guanti)

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I mariti

- Ma! Se non l'avrò venduto con tutti i cavalli.

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I mariti

(Va allo specchio del caminetto per aggiustarsi i capelli)

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I mariti

- lnfatti: è la sola cosa che abbiate voi ed i vostri pari: la forma!

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I mariti

per non far capire al mondo i dispiaceri, la miseria del mio stato coniugale. Non mi dispero, vedete, ma è la noia che mi sopraffà, è il disgusto di

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I mariti

- E chi lo sa? Per me la colpa non ha ancora le attrattive che v'ha trovate I'Amelia Gioiosi. Io posso darvi parola che sono ancora una donna onesta

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I mariti

- Aspetto i vostri padrini.

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I mariti

- Rispettate i miei nervi, Teodoro, ne ho ancora!

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I mariti

- Essa è di là; e mi meraviglio di voi che abbiate perduta la vista e conserviate poi così bene i vostri nervi!

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I mariti

torna poi a fare I'ambasciata al Duca)

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I mariti

Chi manca fino a tal punto di rispetto ad una donna del mio sangue, ad una mia figlia, rende a me tutti i diritti che avevo una volta su lei. La

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I mariti

- (raccattando i biglietti, aiutato dal Servo)

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I mariti

Per Capodanno, nel 1859, ne mandarono seicentocinquanta... Sono andati scemando d'anno in anno, e questi, scommetto, non superano i trecento

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I mariti

- Ingannarvi, io? Sono stato previdente! Eccovi il verbale del mio duello col Barone d'Isola, verbale che i padrini stimavano inutile, ma che io ho

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- Parigi? Sì, è il più moderato tra i desiderii che mi sono venuti.

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I mariti

- Importa assai a me del Cinquecento! Ci son qui io che valgo, debbo valere per te, il Cinquecento, il Seicento, l'Ottocento! E quando io ti parlo, i

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- (rinviandogli indietro i capelli)

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- E la mia povera Ghita, la mia sorella di latte... E i fiori... Sedersi in mezzo ai fiori...

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Se invece, per esempio, di quella tappezzeria di quel pesante rococò, i mobili fossero di un bel legno di rosa, semplice, semplice...

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I mariti

Il giudizio di Luigi Capuana su «I MARITI»

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I mariti

ACHILLE TORELLI I Mariti commedia in cinque atti - (Teatro Niccolini).

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